Stampanti HP accusate di strozzinaggio dai proprietari con abbonamenti a inchiostro impreciso.

Quando acquisti una nuova stampante a getto d'inchiostro HP , il software di installazione ti incoraggia fortemente a iscriverti al servizio Instant Ink dell'azienda. A prima vista sembra un buon affare: ogni volta che stampi un certo numero di pagine, HP ti invierà una nuova cartuccia d'inchiostro senza che tu debba acquistarne una.

La realtà non è così dolce , come ha scoperto in prima persona lo scrittore di Atlantic Charlie Warzel. Vedi, se smetti di abbonarti a Instant Ink, nessuna delle cartucce che hai in giro funzionerà effettivamente con la tua stampante. Il dispositivo deve telefonare a casa per verificare il tuo abbonamento Instant Ink e, se non è attivo, non puoi utilizzare quelle cartucce.

 

 


Le cartucce Instant Ink non possono essere utilizzate senza un abbonamento attivo.

Probabilmente non sarà una sorpresa per i normali lettori di HotHardware che le stampanti a getto d'inchiostro presentino un cattivo valore per la maggior parte dei clienti. Se non stai eseguendo stampe regolari di documenti o fotografie a colori dettagliati, probabilmente ti servirebbe meglio una stampante laser. Tuttavia, i getti d'inchiostro sono attraenti per il loro prezzo di acquisto relativamente basso e l'elevata qualità di stampa complessiva.
 
Tuttavia, ciò non scusa programmi di abbonamento imprecisi come Instant Ink. Warzel non è certo l'unica persona a lamentarsi del servizio in abbonamento di HP; puoi coinvolgere Reddit, Twitter, Facebook e altri social media per raccogliere dozzine e dozzine di segnalazioni di persone frustrate che vogliono semplicemente una stampante funzionante senza dover pagare ogni mese.
 
Ovviamente puoi ancora fare le cose alla vecchia maniera: acquista una stampante e poi seleziona manualmente le cartucce d'inchiostro per essa. Tuttavia, il prezzo al dettaglio delle cartucce d'inchiostro HP è spesso molto più alto di quello che pagherai per il programma Instant Ink, al punto che avrai rapidamente speso di più per l'inchiostro che per la stampante.

Non mancano i racconti ammonitori sui pericoli del software e dell'hardware "come servizio". La comunità dei giocatori è piena di queste storie; storie di giochi che vengono chiusi e giocatori che perdono i propri dati in modo permanente, o di servizi online che vengono chiusi, ponendo fine alla vita di giochi altrimenti perfettamente giocabili. Storie come quella di Warzel ci ricordano che questo tipo di problema è reale e non limitato solo ai giochi o persino al software.